sabato 30 marzo 2013

Perché



La domanda che, dopo anni, ci poniamo ancora è: perché? Questo primo post belga, dopo quello del settembre 2010 che preludeva a tre mesi inglesi, prova ancora a rispondere.

Perché guardare da lontano il proprio paese fa bene a se stessi e, molto probabilmente, al proprio paese.
Perché rimettersi in gioco lontano dalle consuetudini e sentire addosso tutta la scomodità che questo comporta è importante come allenamento, per la vita.
Perché una nuova lingua è un nuovo pezzo di mondo di prima mano a cui poter accedere.
Perché mi piace Tintin, anche se molti dicono sia un po’ fascista e financo razzista.
Perché una volta io, Roberta, Lucrezia e Alfredo eravamo a casa di Chiara, a Santa Tecla, e uno disse: “Cazzo, è morta Amy Winehouse”. E a me salì la tristezza. Poi, oggi pomeriggio, mi è venuta voglia di ascoltarla e, mentre lo faccio, mi rendo conto di essere qui, seduto sul divano di Alfredo e Lucrezia, con accanto Roberta, a venti minuti a piedi da casa di Chiara, a Bruxelles… quindi qualcosa tutta questa storia vorrà pur dire. Ma perché?

Mauro